Sedàra Sicilia Doc Rosso 2013, Donnafugata

Non certo la migliore espressione dei vini rossi della casa vinicola siciliana Donnafugata, Sedàra Sicilia Doc Rosso 2013 si presenta da sé sull’etichetta”d’autore” posta sul retro bottiglia: peraltro di difficile lettura, non solo per i caratteri troppo “piccoli” ma anche per la scelta di stampare le note descrittive su una raffigurazione delle cantine di Contessa Entellina (tutto bellissimo – per carità – ma difficile da apprezzare appieno tra le corsie di un supermercato). Vino “piacevole e informale”, si può leggere, “dalla pizza al barbecue”. Insomma, il vino “base” Donnafugata. Da apprezzare non per particolari doti, ma proprio per la sua intrinseca trasversalità nell’accompagnare le pietanze di tutti i giorni. Un vino, Sedàra Sicilia Doc Rosso, che si presenta nel calice di un rosso profondo, poco trasparente. Il suo punto forte? Quell’essere timido in entrata e forte in chiusura, sia al naso sia al palato. Con la frutta rossa (ciliegia) che si esprime intensa prima di lasciare spazio a una speziatura decisa, di pepe nero e chiodi di garofano. Sentori che, all’olfatto, si fanno tuttavia sempre meno eleganti nel calice, col passare dei minuti. Vino fresco e di facile beva nonostante i 13 gradi, risulta morbido e rotondo in bocca. Caratteristiche, queste, che lo rendono l’accompagnamento perfetto per piatti non troppo elaborati: la cucina di tutti i giorni, senza troppi fronzoli, sembra insomma il territorio prediletto di questo vino rosso siciliano. A una temperatura di servizio tra i 16 e i 18 gradi.

LA VINIFICAZIONE
A comporre il ‘quadro’ di Sedàra Sicilia Doc Rosso Donnafugata sono Nero d’Avola (prevalente), Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah. La zona di produzione è quella della Sicilia sud occidentale, più precisamente quella della Tenuta di Contessa Entellina e dei territori limitrofi. Le vigne sono tutte collocate a un’altitudine che varia dai 200 ai 600 metri sul livello del mare, con orografia collinare e suoli franco-argillosi a reazione sub-alcalina (pH da 7,5 a 7,9). Ricca la presenza di elementi nutritivi (potassio, magnesio, calcio, ferro, manganese, zinco) mentre il calcare totale varia dal 20 al 35%. Il vigneto è allevato con il sistema della controspalliera, con potatura a cordone speronato, lasciando da 6 a 10 gemme per pianta. La densità d’impianto varia da 4.500 a 6 mila piante per ettaro e rese di circa 85 quintali per ettaro (1,6 kg per pianta). La vendemmia delle uve destinate al Sedàra inizia a fine agosto con il Merlot e prosegue nelle prime due settimane di settembre con la raccolta di Syrah, Nero d’Avola e Cabernet Sauvignon. La fermentazione è svolta in acciaio con macerazione sulle bucce per circa 10 giorni alla temperatura di 25-28° gradi e per circa 6- 8 giorni alla temperatura di 24-25°C. A fermentazione malolattica svolta, segue l’affinamento per 8 mesi in vasca e poi in bottiglia per almeno altri 5 mesi. La longevità di Sedàrà, una volta messo in commercio, è di 4-5 anni. Immortale, invece, la raffigurazione in etichetta che riporta alla memoria Angelica Sedàra e l’affascinante sua interprete Claudia Cardinale, protagonista del film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti.

Prezzo: 7,49
Acquistato presso: Carrefour

® Riproduzione riservata

sostieni winemag.it

Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.

Dello stesso autore

Altri articoli dalla stessa categoria

Leave a Comment